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martedì 30 novembre 2010

Gli atei devoti, la crisi economica e i mille modi per sconfiggere la disoccupazione

Visto che tutti i cardinali sono tutti impegnati in missione speciale per convincere Casini a votare la fiducia a Berlusconi, dato anche che Bruno Vespa non poteva fare le veci di nessuno perché impegnato a promuovere il nuovo capolavoro del comando copia-incolla di Word frutto del suo genio, ovvero Il Cuore e la Spada, sono stata spedita a fare da opinionista alla marchetta presentazione della nuova imprescindibile opera di Paolo Brosio, Profumo di Lavanda, il seguito delle sue mirabolanti avventure a Medjugorje.
Anche se sono una cardinala sobria e fondamentalmente timida, devo dire di avere dato un ottimo contributo alla manifestazione, riuscendo a tenere svegli i presenti senza così dovere essere costretti ad ingaggiare al volo Milly d'Abbraccio. Il momento più alto devo ammetterlo di averlo toccato nel momento in cui mi hanno domandato quanto fosse importante per me la Madonna.
"Tantissimo, lei mi è sempre di grande aiuto nei momenti di sconforto della mia vita, come per Paolo Brosio. Insomma provate voi a sorbirvi Bagnasco che gnaula durante le riunioni della Conferenza Episcopale Italiana senza avere Like a prayer sparata a palla nelle orecchie. Inoltre da quando ha fatto scoprire la magia della pinzetta per le sopracciglia a sua figlia Lola ha la mia più grande stima."
Tuttavia, essendo uoma di Chiesa, non sono una persona attenta solamente alla dottrina o alla teologia più astratta. Come dicevano Jem e le Holograms (o era Karl Marx? Bah, faccio sempre confusione tra le due scuole di pensiero) non sono i concetti a produrre i fatti, ma i fatti a produrre i concetti. Fuori da queste stanze che, tra i marmi, gli ori, gli stucchi, i minorenni testimoniano la nostra durissima lotta per l'evangelizzazione delle nostre greggi, esiste una realtà palpitante di dolore e lacrime. Vabbè, per farla breve. Mentre Paolo Brosio e i suoi denti parlavano della loro conversione, io mi trastullavo spogliando mentalmente la nazionale italiana di rugby e pensando a come sia sparita una fondamentale categoria da tutti i talk show televisivi (seppur prontamente sostituita da Italo Bocchino e dall'avvocato di Sabrina Misseri): GLI ECONOMISTI!
Sono tutti spariti dopo che della Lehmann Brothers sono rimasti solo i coriandoli! Prima apparivano sempre e comunque: tutti rigorosamente belli, giovani, peso forma, con il sorrisetto supponente a mostrare dentature più bianche di quella della Ventura, il colletto della camicia azzurrino perfettamente inamidato, l'accento milanese e l'occhialetto con la montatura più precisamente odiosa del catalogo Luxottica. Tutti sempre a rispondere a qualsiasi domanda gli venisse posta con la solita aura fighetta:
"Solo se il lavoro è flessibile, il minimo sindacale annientato, l'ossigeno privatizzato, le tasse cancellate al Primo e Secondo Stato, i diritti umani sostituiti da buoni sconto dell'Ikea il PIL può sperare di crescere e il paese [inserire nome qui che non sia Cina] può vincere la sfida della globalizzazione"
Infatti.
Adesso appaiono sparuti e tristarelli in qualche programma in quinta serata, intervistati al massimo da Maurizia Paradiso. Forse si stanno ancora riprendendo tutti dallo shock dell'aver scoperto che la curva di Laffer (per i niubbi: il grafico che dimostra che più abbassi le tasse più tutto cresce, dal PIL alle tette di Rita Rusic) non ha validità empirica. Cioè, la curva di Laffer è da considerarsi plausibile esattamente come la verginità di Puffetta.


La curva di Laffer nei libri e nelle teste degli economisti

L'unica curva di Laffer possibile nella realtà. In questa però ci sono le nuvolette!


Ma non disperate, disperati di tutto il mondo! Voglio lanciare dal mio bellissimo blog un post pieno sì di speranza, ma anche di consigli per voi nuovi sottoproletari che vi accingete a vivere l'ebrezza dello stare al di sotto della soglia di povertà. Se non sbaglio occuparsi dei poveri dovrebbe figurare tra i compiti della Chiesa, giusto? Comunque cari miei salariati, siete stati licenziati? Il vostro padrone ha preso armi e bagagli ed è andato a produrre in un paese dove l'avvelenamento delle falde acquifere non è un reato, ma al massimo maleducazione? Avete tre lauree in tre settori dell'ingegneria e trovate solo lavori i cui contratti non contemplano uno stipendio? Allora tesori miei, non perdete tempo a "ricollocarvi", scaldando magari i banchi di un corso professionale finanziato dall'Unione Europea per smacchiatrici di leopardi! Giovini, smettete di scrivere pubblicazioni che firmerà il figlio del vostro professore! Non cercate false speranze, la Terra Promessa è molto più vicina di quanto crediate! Il segreto per una vita professionale piena di soddisfazioni e promozioni in Italia è solo uno: diventare atei devoti!
Per capire meglio cosa sono gli atei devoti, li definiremo come tutte quelle persone che, se nel normale contesto di una normale nazione normalmente sviluppata al massimo si guadagnerebbero da vivere scrostando le gomme da masticare dai cessi dell'Autogrill, in Italia, ripetendo a pappagallo tutta una serie di fregnacce affermando con forza la non negoziabilità dei principi più retrivi del cattolicesimo, ottengono onori e glorie. Non importa che essi non possano più nascondere scheletri nei loro armadi, tanto sono pieni di zoccole e amanti; poco ci frega che in gioventù usassero il libretto rosso di Mao per cuccare; checcefrega poi se hanno preso fondi neri dalla mafia, dalla camorra o da tutti i nemici di Sailor Moon. Insomma non vogliamo altri chierichetti (no, piano: quelli se ci sono van sempre bene NdR). Quelli che a noi servono sono mezze tacche sufficientemente prostituibili da fare da megafono intellettuale a qualsiasi nostra richiesta. Fateci caso: le invettive di Oriana Fallaci contro qualsiasi cosa odorasse di civiltà crescevano di pari passo con i conti da pagare ai suoi oncologi...
E allora che aspettate? La Chiesa recluta! Cerchiamo scrittori, attori, musicisti, giornalisti che appoggino qualsiasi cosa noi reputiamo essere VALORE NON NEGOZIABILE (come il divieto agli uomini di portare i pantacollant)! Offresi immeritata carriera fulminante a opinionista pronto ad arrampicarsi su qualsiasi specchio pur di rinegoziare ogni tipo di conquista dell'umanità (se non ci fosse stata la Rivoluzione Francese oggi non ci sarebbe il film live action di Lady Oscar: sapevatelo)!
Come dice la parola stessa, cari miei reietti, diventare atei devoti è semplicissimo! Innanzitutto non dovrete andare al catechismo, scrivervi sulla mano i Dieci Comandamenti, sforzarvi di amare il prossimo come amate voi stessi. Per avere una rendita sicura dovrete solo seguire i semplici step che qui vi elencherò a mo' di tutorial, un po' come quelli che fa Courtney Love sul suo make up. 
  1. Prendete quelle piccole tiranne che vi comandano come schiavi e che fanno di nome coerenza  e coscienza e riponetele nel water più vicino. Being scafato, questa è la chiave di tutto!
  2. Se lavorate nei giornali e non trovate più elegante il fatto di dovervi pagare lo stipendio, oltretutto lavorando per fogli come L'Eco di Bisignano Calabro o La voce dei Molisani, iniziate dagli editoriali. Basta inchieste, indagini, interviste scottanti: la gente non vuole sapere che vita di merda faccia! Cominciate a scrivere contro l'aborto, il testamento biologico, le coppie di fatto, le inchieste sulla pedofilia dei preti, il Sessantotto, il preservativo. Utilizzate anche uno stile che ricordi nelle sue iperbole il Mein Kampf e otterrete 100 punti pizza da spendere nelle redazioni dei maggiori quotidiani che da lì a poco vi assumeranno.
  3. Se non siete giornalisti... diventatelo no? 
  4. Libri libri libri. Ma mi raccomando, uccidete la Hannah Arendt che è in voi. Se dovete contribuire alla distruzione della Foresta Amazzonica, dovete farlo per la nobile causa del vostro conto in banca. Solo così scriverete immortali opere come La Rabbia e l'Orgoglio senza fare scorte industriali di Biochetasi.
  5. Talk show. Dopo avere scalato le classifiche dei libri parlando male di qualsiasi gruppo o idea Adolf Hitler avrebbe represso, siete entrati nel club degli intellettuali. Cosa fa in Italia l'intelletuale? Scrive? Dirige? Compone? No! Va nei talk show. Qui è il vero campo di battaglia, è negli studi televisivi che ogni giorno la Chiesa combatte ogni forma di evoluzione mentale di deriva laicista della società. Ricordate: siete voi che forgiate le casalinghe frustrate mentre spolverano le millemila bomboniere del loro salotto! Siete voi che date un senso alle esistenze di centinaia di disoccupati non qualificati e soprattutto incavolati! Siete sempre voi ad essere l'unico trastullo che possano permettersi cassaintegrati e pensionati minimi! Quindi armatevi di elmetto, ripassate la poesiola a memoria e combattete! Parlate per ore, ininterrottamente e dite sempre e solo: l'aborto è omicidio, il testamento biologico è genocidio, i matrimoni gay sono matricidio, le coppie di fatto uxoricidio... vabbé basta che l'aggettivo finisca in -cidio e siamo a cavallo. Siate odiosi e ripetitivi come i pappagalli, interrompete tutto lamentandovi che v'interrompono, fate caciara, se la situazione si fa grave fate premete il bottone sul telecomando che avete nella tasca. In questo modo esploderà di nuovo Piazza Fontana e poi potremo dare la colpa ai seminatori d'odio [inserire nome qui].
  6. Creatività! Vi siete sgolati abbastanza facendo continue maratone da Pomeriggio sul Due, La Vita in Diretta, Pomeriggio Cinque, L'Arena. Insomma, vi siete presi le stellette sul campo, è arrivato il momento di ritirarsi dalla prima linea e combattere le nostre battaglie da un posto sicuramente più comodo. Vi meritate come minimo un posto come capostruttura, caporedattore, capo indiano alla RAI. Insomma, la stanza dei bottoni. Ricordate sempre: non si dice censura, si dice contraddittorio. Promuovete al rango di opinionista altri atei devoti come voi, che sennò si fa la fila fuori. Il papa agli ebrei nelle fiction li salva sempre grazie ai suoi superpoteri. Sempre nelle fiction i protagonisti sono sposati; se per esigenze di sceneggiatura c'è un divorziato è triste e brutto, se ci sono due che convivono al di fuori del sacro vincolo lei deve essere una troia. I gay non esistono nel pianeta in cui sono ambientate le fiction. 
  7. Se non avete abbastanza pelo sullo stomaco per continuare a bazzicare in RAI, che problema c'è? Si fonda un giornale che camperà grazie agli aiuti statali. Chiamatelo come vi pare, Il Trasformista, Lo Strafatto quotidiano, La Corriera della Sera, Il Giornalaio... vabbè trovate un nome, un ufficio in centro a Roma, tre computer su cui fare finta di scrivere qualcosa e noi penseremo a intercedere per i soldi. Che importa del resto? Siete finalmente direttori di un quotidiano! Dato che a questo punto la vostra credibilità intellettuale è completamente sputtanata, la vostra notorietà sarà data solo dal numero di cannonate che sparerete dai vostri fogli. Promuovete raccolte firme contro il burqa nelle scuole, fondate movimenti che propongano la crocifissione dei medici abortisti, lanciate moratorie ONU contro le doppie punte. Insomma divertitevi, basta che se ne parli per almeno due settimane, il tempo di inventare qualche altra menata da sparare con il lanciamissili sui giornali.
  8. E infine... un seggio da parlamentare! Potete fare tutte le cose che avete fatto negli step precedenti, ma in più adesso avete anche il potere di trasformare in legge qualunque cosa piaccia a noi. Mi raccomando, votate per almeno due anni, il tempo di avere la pensione ad aeternum e poi siete liberi di tornare alla vita civile.
Visto? Non ci vuole niente oggigiorno ad avere di che vivere, basta un po' di intraprendenza! Fatevi coraggio allora! Ah, un'ultima cosa (ma Donna, 'sto post è più lungo di certe menate di Pontifex!): anche se siete atei devoti, ricordate sempre che non avrete altro dio all'infuori di Lui



Alla prossima!

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