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martedì 23 novembre 2010

Sull'eutanasia, ovvero come esibire un'espressione entusiasta dinanzi ad un regalo che fa cagare

Dato che ormai le chiavate al Grande Fratello  stanno diventando scontate come l'allergia in primavera e gli istinti omicidi al lavoro, questo lunedì mi sono dedicata alla visione di Vieni via con me. Non sia mai che non faccia qualcosa che non facciano tutti, poi sennò in curia tutte cominciano a sparleggiare di cose che non conosco e mi sento esclusa. E poi, parliamoci chiaro, il sito Pontifex ha sentenziato: bisogna parlare male di Saviano perché anche la camorra paga la questua questo scribacchino da quattro soldi sa solo gettare fango su realtà indispensabili allo sviluppo italiano come Casoria, Aversa, Giugliano, Casal di Principe, senza contraddittorio e senza nemmeno degnarsi di disboscarsi le sopracciglia. Quindi mi unisco alla crociata senza se e senza ma contro il programma, scagliandomi contro la qualsiasi, dalla scenografia alla gonna a palloncino di Susanna Camusso.
E alla fine, cosa leggo in questo post? Che Fazio e Saviano hanno permesso a Mina Welby di parlare come se nulla fosse della vicenda di suo marito Piergiorgio. Fabio Fazio e Roberto Saviano hanno usato i soldi dei contribuenti (che sarebbero potuti essere spesi molto più utilmente per i capolavori di Cinzia TH Torrini, per assumere mogli/parenti/troiume vario, per le rate della liposuzione di Mara Venier, per le vacanze le trasferte alle Bahamas del DG Mauro Masi) per fare cosa?? PER PARLARE DELL'EUTANASIA!
Cara Bruna e in questo caso, caro Don Marcella, mi unisco alla vostra indignazione per questo sfoggio di libero pensiero di blasfemia in prima serata.
Cari lettori, redarre un testamento biologico è un gravissimo peccato frutto di quella deleteria moda nata con l'Illuminismo dell'inalienabilità dei diritti dell'individuo. Secondo questo trend, un essere umano è libero di disporre della propria vita avendo solo la legge sopra di sé, cosa che ha causato tragedie immani come lo stato laico, l'eguaglianza dei cittadini, le persone in evidente sovrappeso che si ostinano ad indossare i pantaloni a vita bassa.
Voglio dunque usufruire di questo mio post per rispondere alla propaganda laicista e secolarizzata e dar mano forte al sito Pontifex per ribadire il no della Chiesa a qualsiasi tipo di interruzione spontanea della vita. SOPRATTUTTO SE QUESTA FA VOMITARE!
Ora il problema, cara Don Marcella e cara Bruna, è che il vostro post pro-life è un tantinello... palloso? abbioccante? alla terza riga ti iscrivi al gruppo su Facebook "Mille e uno modi di darsi fuoco senza sporcare casa"? Questo è il problema della Chiesa Cattolica: non sapere comunicare. Ora, dato che la mia conoscenza letteraria non va oltre il capolavoro assoluto di Federica Pellegrini Mamma posso farmi il piercing?, penso di capire quanto possono essere estesi gli sbadigli quando si cercano di giustificare assurdi anatemi si ha il dovere di diffondere la Buona Novella e non si conoscono a sufficienza i quozienti intellettivi delle persone da salvare. Per questo vi spiegherò, o povere pecorelle smarrite, per quale motivo il testamento biologico è un abominio che farà bruciare all'inferno chi lo chiede e che farà precipitare nei sondaggi i politici che lo appoggiano.
Allora, cari lettori, che cos'è la vita? Un dono. Insomma un regalo, come quelli sotto l'albero a Natale o quelli dentro le buste di carta quando si lavora all'Assessorato all'Urbanistica.
Acclarato questo dato di fatto, ora vi pongo una domanda: se ricevete un regalo brutto, che non vi piace, voi che fate? Lo rifiutate, oppure fate buon viso a cattivo gioco e ve lo portate a casa?
Se avete risposto sì alla seconda risposta, vi siete dati la risposta teologicamente esatta. Rispedire la propria vita al mittente è un atto di maleducazione nei confronti di Nostro Signore, quindi da condannare senza se e senza ma. Insomma vi fate problemi a Natale di non scontentare vostra suocera o vostra cognata e poi siete così ineducati nei confronti del vostro Creatore? Quindi il bravo cattolico non si lamenta se il suo dono è fallato oppure mostra i segni di un grave difetto strutturale, né chiama il numero verde per fare reclamo. Se lo tiene esibendo un'espressione entusiasta anche dinanzi ad un dono che fa vistosamente cagare.

 Un bravo cattolico che reagisce in maniera cattolicamente sana alla scoperta di una malattia genetica incurabile che lo porterà ad una morte lenta ed atroce

Facendo degli esempi pratici: se siete calvi e a Natale vi regalano una piastra voi cosa fate? Gliela fate ingoiare oppure esclamate cinguettando che non vedete l'ora di correre a casa vostra per testarla il prima possibile? Se le mani vi sono esplose armeggiando lo scorso capodanno un petardo della potenza di sette megatoni e vi regalano un set di smalti di tutte le sfumature del giallo, voi che fate? Gli ficcate due dita in gola fino a fargli vomitare il pandoro e i settantasette torroncini del Natale 1999 oppure dite candidamente "grazie"? Ecco, la cosa si può anche spostare in ambito religioso. Se scoprite di soffrire di Sclerosi Laterale Amiotrofica e sapete che il vostro destino sarà vedere il vostro corpo diventare un suppellettile fino a crepare di asfissia, voi che fate? Scegliete di disporre come vostre ultime ed insindacabili volontà di fare una fine umanamente dignitosa, oppure vi tenete il dono che Dio vi ha fatto per non fare brutta figura  FINO ALLA FINE? Se cadete in coma vegetativo senza più alcuna speranza di risveglio cosa fate? Chiedete che vi venga staccata la spina per porre fine ad una vita senza più alcuna dignità umana oppure vi tenete quello che vi è stato donato senza troppe lamentele? Quindi ben vengano persone come Roberto Formigoni e il suo ostracismo più assoluto contro Beppino Englaro e le bestemmie di Silvio Berlusconi contro il diniego all'accanimento terapeutico previsto da quel pacchiano origami di carta  dalla Costituzione. Bisogna lottare strenuamente affinché si affermi il principio del bon ton nei confronti di Dio.
Alla prossima!



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